Il faro e il gabbiano

“Che ci fai qui da solo in mezzo al mare? “Disse il gabbiano al faro, e aggiunse “sempre da solo, senza un amico, al freddo, al sole, di giorno, di notte, con la quiete, con la tempesta, ma chi te lo fa fare? Vieni con me, t ‘insegno a volare”. E il faro rispose: “Caro amico, vedi quella barchetta laggiù? ” Annuì il gabbiano. Continuò il faro ” è sola in mezzo al mare, in balia delle onde che la vogliono affondare,non sa che fare, non sa dove andare. Io indico la strada,illumino il cammino, la tengo lontana dagli scogli, dai pericoli,dalle correnti, fino a che non arriva tranquilla in un porto sicuro”. Il gabbiano ascoltò attento, poi fece per aprire il becco, ma subito lo rinchiuse. C’ era chi era nato leggero per volare, e chi era nato pesante per stagliarsi in mezzo al mare, chi trovava da solorosario6 la strada, e chi aveva bisogno di qualcuno per farsela indicare.

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