Movimento della social poesia

Il Movimento della social poesia nasce dall’esigenza di usare la poesia come risposta alle questioni sociali. La poesia risponde a chiamate d’emergenza : un popolo oppresso cerca attraverso di essa di lanciare messaggi di liberazione. Le classi meno abbienti, cercano riscatto e denunciano le condizioni di disagio attraverso la parola. Chi si trova in difficoltà, chi patisce condizioni psicofisiche non ottimali, gli esclusi, gli invisibili e gli emarginati dalla società . I diversi, quelli che non si conformano alle regole. La poesia come denuncia sociale, la poesia come viatico delle classi ai margini della società. Un movimento letterario che parte dal basso, da una intuizione di Rosario Lubrano che, studiando la poesia ed i poeti sudamericani e spagnoli, ma anche e soprattutto gli italianissimi Pasolini, Quasimodo, Trilussa, Levi, Zavattini, Gatto e molti altri, si è reso conto che questi grandi poeti, hanno lasciato un vuoto incolmato e probabilmente incolmabile nello scenario letterario. Il vero compito della poesia è di parlare al popolo, servire il popolo che la utilizza per lottare per la proria emancipazione.  Contro la guerra, l’odio, l’intolleranza, la poesia può gridare e farsi sentire, può unire le genti, le menti e i cuori. Può, attraverso la parola, essere riscatto e forza propulsiva.

Il movimento della social poesia, usa come strumento di partenza il “social”, inteso come social network. Sempre più spesso, con l’avvento delle nuove tecnologie, il popolo si è riversato sui social. Attraverso questi ultimi, con risultati non sempre edificanti, tenta di farsi sentire in qualche modo. I movimenti politici usano i social, le aziende usano i social per promuovere i prodotti, i social network sono diventati uno strumento alla portata di tutti. Sempre più spesso,  anche i poeti usano I social. Sono raggruppati in nicchie sempre più piccole, dei ghetti dove poeta legge poeta. I salotti letterari ormai si sono spostati sulle piattaforme virtuali. Il Movimento della social poesia si propone di promuovere la poesia sociale tramite social, ma solo come partenza, la poesia deve tornare nei salotti, nelle strade tra la gente. Il poeta non deve essere relegato, ma partecipare attivamente a contribuire alla rinascita socio culturale del paese.

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