Sibilla

Sibilla,
solo tu lo puoi sapere,
tu puoi vedere il mio destino,
cosa c’è nel mio futuro?
Me lo puoi dire?
Cosa troverò sul mio cammino?

Perché non rispondi?
Mia dea, se sai qualcosa,
se il Dio ti ha aperto la mente,
dimmi adesso cosa,
sono un viaggiatore di mondi,
non mi spaventa niente.

Mille mari ho solcato,
mi sono perso molte volte sulla via,
ho attraversato tempeste e sconfitto mostri.

Sono sempre tornato,
ripercorrendo la scia,
ora cos’è che non mi mostri?

Perché hai lo sguardo basso,
Cosa ti fa arrossire?
Ho bisogno di te, guardami negli occhi.

Sacerdotessa, io nel cuore ho un sasso,
un peso che non mi fa dormire,
sono pronto al mio destino,
fosse una vita nuova o una strada senza sbocchi.

Ecco i tuoi occhi,
cosa ha da dirmi il tuo cuore,
sottovoce lo puoi dire.

Flebile arriva la tua voce,
sono potenti i tuoi silenzi
più delle parole,
se quel che sento è vero,
resta zitta, non parlare.

Sibilla, ti tremano le emozioni,
le sento vibrare nell’aria come acuti,
bellissime canzoni.

Sibilla hai abbassato gli scudi,
solo ora ti vedo,
sei bella e i tuoi occhi nei miei sogni
li ho sempre desiderati.

Io ci credo,
lo possiamo fare,
tu dea invincibile
ed io piccolo mortale.

Se quello che cerchi si chiama amore,
Sibilla noi ci possiamo amare.

Adesso prendi le mie mani,
perché sei tu il mio destino,
il nostro sole è a metà del cammino,
ma abbiamo vita e tanti domani.

Abbandona questo dolore.                      Sei mia, se il Dio ti aperto la mente,       io ti ho riempito il cuore.

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