Quello che posso dare

La spina fa la punta per proteggere se stessa.
La gente che ti vede non sa che sei solo una foglia colorata,
rappresentazione apostata di questa vita dispotica.
Luce accese su antiche rovine.
Io per me preferisco la forma asimmetrica.
La poesia senza metrica
l’imperfezione, la sbavatura.
Stolta è la rosa che si gongola nella sua caduca ed effimera bellezza che, tutti bramano e nessuno prende.
Lascio a voi la moltitudine,
Preferisco la solitudine.
Fiore, stelo, spina e radice.
La pianta nel suo insieme,
la solitudine e la bellezza della rucola che fiorisce sui binari.
Di treni dove viaggia la speranza, per amori partiti, ma non andati via veramente, nel gioco crudele ad oltranza, di chi lascia per rimanere.

Vogliono tutti qualcosa che non vogliono dare.
Vogliono avere, possedere.
Amare per dominare, essere padroni, amare per avere il potere.                  Non capiscono che l’amore non è sottrazione, non è oppressione, l’amore è moltiplicazione di liberazione.
Quello che posso dare è una tazza calda per scaldarti le mani.
Quello che posso dare è un sorriso oggi che potrai usare anche domani.
Quello che posso dare è un coniugare in essere, quello lo puoi avere.

Quello che posso dare è una risma di fogli bianchi da scrivere assieme.
Quello che posso dare è un mondo in versione diversa, e una diversa visione.
Quello che posso dare è un prato di salici ridenti e una panchina a strapiombo sul mare.
Vogliono tutti qualcosa che spacciano per sentimento vero, vogliono tutti amore, ma nessuno lo vuole dare.          Posso dare il tempo che ho per tutto il tempo che vuoi. È quella è la cosa più preziosa che, bada bene, non è la rosa. Il tempo che si decide di donare all’amore è il regalo più bello che ci possiamo fare .

Ecco ,questo è quello che ti posso dare .