Buongiorno, ti vorrei dire
così, guardandoti negli occhi, senza parlare.
Posare un bacio sul tuo cuscino,
guardare il tuo seno gonfiarsi ad ogni respiro,
mentre dormi su un letto di parole.
Poterti abbracciare e riempirmi con il tuo odore,
poterti spogliare,
da ogni fatica,
delusione,
dolore,
guarire ogni ferita,
spogliarti da questa vita senza un perché,
farti l’amore per vestirti di me.
Sollevare dal peso che hai dentro,
sollevarti dal peso del mondo,
perché insignificante senza di te.
Ti vorrei dire buongiorno,
anche se non sono miei le mani che ti sfiorano,
non è il mio l’odore che respiri,
le labbra che ti baciano,
perché non sono io il mondo in cui vivi.
Ti vorrei dire buongiorno
e che è qui il tuo posto,
in questo angolo di mondo,
nello spazio tra le mie braccia e il mare,
in cui nessuno può arrivare.
È un fiume l’amore
e nel suo letto pretende di scorrere,
non lo puoi deviare,
non servono barriere,
niente lo può arginare.
È un fiume l’amore e scorre verso il suo mare.
È una canzone l’amore e prima o poi la dovrai cantare,
quando preme nel petto, vuole uscire,
non la puoi soffocare,
la devi sussurrare a squarciagola.
È una canzone l’amore è il suo titolo è il mio nome.
Finalmente il fiume comincerà il suo percorso,
sprigionerai la tua voce per potermi cantare,
ti aspetterò a riva del nostro mare.
Sarò pronto a partire senza un ritorno,
saremo pronti a viaggiare,
Quando la mattina ti sveglierai con l’aria buona attorno,
allora ti poserò una bacio sulla fronte e ti dirò, buongiorno.