Anna lo sa,
scrivo perché non so parlare,
scrivo di te e il tuo cuore leggerà.
Anna,
essere così a volte è una condanna.
È tutto così lieve,
come i tramonti al mare
è tutto così breve,
come il tempo che passa e non lo possiamo fermare.
Anna,
tu non credere che sia superficialità,
la paura t’inganna,
non queste parole
a cui non vuoi credere,
è la verità.
Anna,
la distanza tra di noi è una spanna,
la possiamo colmare,
leggi, leggi bene,
chiudi gli occhi, leggi col cuore.
Tu lo sai Anna,
che questa vita mi costringe a zoppicare,
mi stanca, mi affanna.
Ho poco da offrire:
un nido di parole sul divano
e un giardino di gesti su cui dondolare,
abbracci stretti da togliere il respiro,
balcone vista amore,
un gelato, te, me e questa biro.
Anna,
ne vale la penna,
io, te e una capanna.
siamo un palindromo irregolare,
codice binario,
in questo mondo di regole
e questa vita tiranna.
Anna,
sei una malattia che non voglio guarire,
sei il mio trattamento sanitario, volontario,
lacci di parole
i nostri legAmi,
non fanno male.
Anna,
vieni da me quando il cielo si infiamma,
quando il mare in questa città di sale,
e l’orizzonte in questa città di sole,
fanno l’amore,
vieni qui e da nessun’altra parte,
che se vogliamo viaggiare
lo possiamo fare assieme,
ci sono milioni di mondi da esplorare,
tra lo spazio delle nostre labbra
che si vogliono baciare.
Anna verrà
come diceva qualcuno,
perché Anna è in me dentro questa stanza,
Anna è una promessa, una speranza,
un mantra che non può fermare nessuno,
Anna verrà
perché la venero come una Madonna,
l’amore è la mia divinità,
e lei è la mia donna. Lo leggerà anche se tutto questo, io lo so,
Anna lo sa.
Anna lo sa
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